L’ortodonzia mobile è una branca dell’odontoiatria il cui scopo è correggere e curare tutte le malocclusioni di denti e arcate dentarie e riportare i denti al corretto allineamento, attraverso l’utilizzo di apparecchi dentali mobili. In realtà esistono anche altre tecniche di cui l’ortodonzia si serve per curare queste patologie.
E questi sono, oltre ai già citati apparecchi mobili, quelli fissi o quelli invisibili. La preferenza di una tipologia di apparecchio piuttosto che un altro, va a discrezione della valutazione dell’odontoiatra, sempre in concomitanza delle esigenze della persona.
Noi specialisti odontoiatri di Dentalift valutiamo con cura e scrupolosità ogni singolo caso, per poter identificare il trattamento migliore. Approfondiamo ora questa tecnica che prende il nome di ortodonzia mobile.

Ortodonzia mobile: come funziona?
Il principio degli apparecchi dentali, che siano fissi o mobili, è sempre lo stesso: esercitare una forza sui denti in grado di spostarli. Questo avviene in un lungo periodo di tempo in modo da rendere impercettibile il movimento alla persona (e dunque non doloroso), e alla fine della terapia, si otterranno dei denti posizionati correttamente.
Si ricorre all’ortodonzia mobile specialmente nei casi in cui si devono curare alcune problematiche dentali che insorgono in giovane età. Questa pratica ortodontica infatti, può essere utilizzata anche sui denti decidui (denti da latte) a differenza di quella fissa che viene applicata a sviluppo osseo completato (attorno ai 13 anni).
Anziché dunque aspettare l’età più avanzata per correggere delle patologie, ora si può agire su bambini e bambine più piccoli/e. Nel caso poi ci sarà bisogno dell’apparecchio fisso, il trattamento durerà molto meno tempo.
Ricordiamo che non trattare patologie come le malocclusioni dentali, significa ritrovarsi con problemi peggiori in futuro. Nel tempo infatti potrebbero solo peggiorare e sfociare in altri problemi quali dolori al corpo specialmente schiena e cervicale, emicranie, problemi di masticazione, deglutizione e fonazione. Una cura tempestiva è dunque la soluzione migliore per evitare di rischiare di vivere un giorno con tutte queste conseguenze.
Gli apparecchi dentali mobili non agiscono solo sulla dentatura, ma anche sulle ossa delle arcate. Queste ultime, essendo ancora in fase di sviluppo, possono essere modificate più facilmente rispetto ad una bocca già sviluppata.
3 tipologie di apparecchio
Nell’ortodonzia mobile sono sfruttate tre tipologie di apparecchio:
- Apparecchi di tipo meccanico
- Apparecchi di tipo funzionale
- Apparecchi di mantenimento
Con l’apparecchio meccanico, i denti vengono riposizionati grazie alla forza generata dagli archi tesi sui denti, permessa dalle viti e molle.
Con l’apparecchio funzionale invece non ci si affida all’azione di forze esterne, ma anzi si sfruttano labbra, lingua e muscoli.
L’ apparecchio di mantenimento chiamato anche retainer, utilizzato alla fine del trattamento di ortodonzia mobile o fissa poiché i denti richiedono tempo per assestarsi anche dopo il trattamento nel lungo periodo. Questo apparecchio serve proprio a far si che i denti non cambino posizione nel tempo. In genere viene utilizzato soltanto la notte, ma nel periodo iniziale è consigliabile portarlo anche di giorno.
In genere le persone preferiscono l’ortodonzia mobile, poiché molto più comoda e più esteticamente accettabile (dato che possono indossarla anche solo nelle ore in cui sono in casa e non nelle occasioni di convivialità, ad esempio). Dunque, permette una maggior autonomia nella gestione, ed è anche più facile praticare l’igiene orale correttamente.
Tuttavia, questa maggior libertà nell’indossare quando si preferisce l’apparecchio mobile significa anche maggior responsabilità: spesso può capitare che non si abbia voglia o semplicemente che ci si scordi di indossarlo, rendendo molto lunghi i periodi di trattamento.
Quanto tempo dura un trattamento di ortodonzia mobile?
Il trattamento con ortodonzia mobile, come per quella fissa, non ha una durata che si può stabilire a priori. Ogni paziente reagisce in modo diverso e con tempi diversi al trattamento, perciò dare una risposta fin da subito, sarebbe poco attendibile.
Tuttavia, la velocità in genere dipende dall’età del paziente, al tipo di problema che si sta cercando di correggere e la gravità di esso, e ovviamente anche nella volontà del paziente nel rispettare le indicazioni di noi dentisti e nel portare l’apparecchio ovviamente.
Per fare un esempio, una persona che, anziché portare l’apparecchio la maggior parte della giornata e tutta la notte, lo indossa irregolarmente ha meno probabilità di finire rapidamente la terapia al contrario di chi invece indossa l’apparecchio con diligenza.
È opportuno inoltre presentarsi a tutti gli appuntamenti periodici di controllo fissati, poiché è importante fare ogni tanto il punto della situazione e capire se c’è qualcosa da cambiare. In linea di massima un trattamento nella media dura circa 1,5 anni, ma in alcuni casi può prolungarsi.
Per quante ore bisogna portare l'apparecchio mobile?
Anche questo in genere dipende dal tipo di problema che si sta trattando. In genere però si preferisce indossare l’apparecchio tutta la notte e la maggior parte della giornata, togliendolo quando si fa sport e, ovviamente, quando si mangia. Come abbiamo detto, se il paziente non vuole indossarlo qualora fosse in presenza di altre persone per motivi estetici e anche funzionali (l’apparecchio crea qualche difficoltà nel parlare) si può togliere senza problemi.
L'apparecchio mobile è doloroso?
A differenza dell’apparecchio fisso quello mobile è meno fastidioso. Tuttavia è normale avvertire indolenzimento ai denti per i primi giorni. Una volta però che ci si è abituati, l’apparecchio mobile non darà più fastidio. Nei primi giorni inoltre è normale capiti un eccesso di salivazione: si stabilizzerà in poco tempo tornando normale.

Hai difficoltà ad abituarti all'apparecchio mobile?
Come abbiamo detto in realtà è tutta questione di abitudine. Più a lungo indosserai l’apparecchio mobile, più velocemente ti abituerai al fastidio ma anche a compiere le normali funzioni. Per esempio, potresti riscontrare problemi nel parlare, questo perché avrai un corpo estraneo in bocca che non ti permette di posizionare la lingua nei posti giusti per una corretta pronuncia.
Tuttavia potresti considerare di fare un po’ di allenamento: leggere a voce alta un paio di minuti al giorno potrebbe aiutare ad abituarti più velocemente a parlare con l’apparecchio.
Evita di giocare con l’apparecchio: muoverlo con la lingua, toccarlo spesso, toglierlo nel modo scorretto, sono comportamenti che potrebbero a lungo andare romperlo.
Per qualsiasi domanda o dubbio, puoi sempre rivolgerti a noi!