Gnatologia e malocclusioni

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Sicuramente tanti hanno sentito parlare di malocclusioni, ma pochi se non pochissimi hanno invece sentito parlare della gnatologia. Le due cose sono infatti tra loro strettamente collegate. La gnatologia è la branca medica specializzata nello studio delle patologie e delle funzioni della mandibola.

Il nostro Studio si occupa anche di trattamenti gnatologici. Vi spiegheremo quindi di cosa si tratta e come sono collegate tra loro la gnatologia e le malocclusioni. Più precisamente vi informeremo sui metodi da noi impiegati per risolvere questa problematica.

Che cos'è la gnatologia e di cosa si occupa

La gnatologia è una branca recente dell’odontoiatria che studia le funzioni e le patologie della mandibola. Le funzioni della mandibola sono la deglutizione, la masticazione, la funzione fonatoria e quella posturale. La gnatologia studia anche le relazioni tra i denti, le ossa mascellari, i muscoli che muovono i mascellari e il sistema nervoso che comanda i muscoli. Si tratta quindi di un’importante branca in ambito odontoiatrico.

Ciò comporta una precisa specializzazione del professionista che può quindi nel suo studio intervenire per risolvere tutte le problematiche connesse alla mandibola.

È chiaro quindi che la gnatologia si occupa di svariate problematiche tra le quali le malocclusioni. Questa branca medica inoltre si prende cura dei dolori al collo e al viso; di bruxismo; mal di schiena; morso profondo o aperto; acufeni; dolori alla mascella; problemi posturali; blocco della mandibola.

La gnatologia tratta quindi dei disturbi che interessano il corpo umano in generale, mostrando come le sue parti siano tra loro interconnesse. Ad esempio un mal di schiena può essere legato a problemi della mandibola, con ripercussioni a sua volta sulla dentizione.

Gnatologia e malocclusioni in Dentalift

Nel nostro Studio ci occupiamo anche di gnatologia e di cura delle malocclusioni. Durante la visita conduciamo uno studio della storia clinica del paziente, per individuare tutti i problemi sorti nel tempo.

Attraverso la visita siamo in grado di stabilire se i disturbi del paziente sono connessi con la malocclusione e individuare le relazioni tra mandibola e cranio. Durante la prima fase della visita potrebbe essere necessario effettuare esami come la kinesiografia mandibolare, l’orto-panoramica o la risonanza magnetica delle articolazioni.

Uno dei disturbi più frequenti curati dalla gnatologia è la malocclusione, ovvero un disallineamento tra i denti dell’arcata superiore e inferiore. Vi è quindi un rapporto anomalo tra i denti della mascella e quelli della mandibola.

La malocclusione è in grado di avere ripercussioni anche su altre sedi anatomiche, per cui non è raro soffrire anche di mal di schiena, mal di testa, ronzio alle orecchie e dolore cervicale.

Solitamente se le malocclusioni dipendono da abitudini scorrette provvediamo a curarle con apparecchi ortodontici mobili o fissi. Le forme più gravi invece implicano un intervento di ortodonzia correttiva.

Le cause delle malocclusioni sono spesso ereditarie, ma non mancano i casi in cui sono legate ad abitudini scorrette o a delle patologie. Possono essere quindi dovute al bruxismo (tendenza a digrignare i denti); uso del ciuccio dopo i 3 anni di età e abitudine a succhiarsi il pollice; interventi dentali fatti male o non del tutto riusciti; perdita di uno o più denti; denti gravemente scheggiati.

In base alle caratteristiche della malocclusione se ne distinguono 3. Nella malocclusione di primo grado i denti dell’arcata superiore sovrastano lievemente quelli della mandibola. Nella malocclusione di secondo grado i denti dell’arcata superiore sovrastano in maniera evidente quelli dell’arcata inferiore. In questo caso il mento è sfuggente e lo spazio tra gli incisivi inferiori e superiori è abbastanza pronunciato. Infine nella malocclusione di terzo grado i denti della mandibola sono più avanzati rispetto a quelli della mascella.

Come curiamo le malocclusioni

Solitamente per curare una malocclusione procediamo a un controllo della mandibola tirandola leggermente verso l’esterno. Poi si chiede al paziente di mordere e serrare i denti, per controllare il morso e il tipo di occlusione dentale.

Oltre a una visita accurata analizziamo anche i sintomi del paziente. Inoltre ci avvaliamo di test diagnostici quali radiografie del cranio, delle arcate dentarie e del viso per accertarci della gravità delle malocclusioni dentali. Anche il calco dei denti del paziente può essere necessario per capire come intervenire.

Le malocclusioni dentali di moderata entità possono essere corrette con l’applicazione di apparecchi ortodontici fissi o mobili. Nei casi più complicati possiamo invece procedere all’estrazione dentaria, nel caso di affollamento dei denti dovuto a uno o più molari che spingono gli altri.

Le malocclusioni congenite necessitano di trattamenti chirurgici invasivi. In questi casi il rimodellamento mandibolare è una delle soluzioni più adottate.