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Le agenesie dentali indicano l’assenza fin dalla nascita di uno o più denti. In medicina infatti, agenesia significa proprio la mancanza di un organo dalla nascita. Ciò è dovuto a problemi (dovuti a cause che vedremo tra poco) del follicolo dentale, involucro fibroso da cui verrà originata ed uscirà la dentatura.

Purtroppo non mancano i problemi conseguenti alle agenesie dentali, e non solo a livello estetico, ma anche e soprattutto a livello funzionale e di igiene. È molto importante dunque, intervenire per tempo consultando odontoiatri esperti per capire come procedere.

Noi specialisti di Dentalift offriamo un servizio completo per quanto riguarda il trattamento di queste problematiche, per assicurarci che le persone siano a proprio agio con il proprio sorriso e in salute. Vediamo nel dettaglio cosa sono le agenesie dentali e le varie cause, e infine come risolvere tale patologia.

Cosa sono le agenesie dentali?

Come abbiamo detto, per agenesie dentali si intende l’assenza di uno o più denti dovuta alla mancanza del germe dentario, e non la sola mancanza del dente in sé come nel caso di edentulie. Esistono varie tipologie di agenesie dentali:

  • agenesia parziale chiamata anche ipodonzia: assenza di uno o più denti (non più di 6);
  • agenesia multipla chiamata anche oligodonzia: quando mancano più di 6 denti;
  • agenesia totale chiamata anche ablastodonzia: quando manca completamente la dentatura permanente. Questa patologia è molto rara e molto spesso correlata ad altre patologie di origine genetica. In questo caso mancano addirittura i denti decidui, ovvero quelli da latte.

Le agenesie dentali sono una patologia abbastanza diffusa, e spesso creano molto disagio nella persona, poiché a livello estetico possono costituire un “ostacolo” durante le relazioni sociali. La maggior incidenza infatti si verifica negli incisivi laterali, pertanto è molto evidente lo spazio vuoto lasciato dai denti assenti.

Questo disturbo è più frequente nelle donne piuttosto che gli uomini; in più, è bilaterale, ovvero coinvolge entrambi i lati della bocca, spesso colpendo l’arcata inferiore dei denti che non quella superiore.

Oltre ai danni estetici, possono purtroppo insorgere altre problematiche di tipo funzionale. Ad esempio, possono manifestarsi problemi di fonazione, di malocclusione, di masticazione o affollamento dentale, poiché i denti vicini a quelli mancanti tendono ad occupare il posto vuoto storcendosi o spostandosi.

Nel caso di affollamento, quando i denti si sovrappongono, c’è maggior rischio di insorgenza di carie dentale, poiché alcuni spazi tra i denti sono meno facilmente raggiungibili. Inoltre, possono anche insorgere disturbi all’articolazione temporo-mandibolare (ATM), con dolori e gonfiori.

Cause e fattori delle agenesie dentali

Come abbiamo spiegato, la mancanza del germe dentale, o follicolo dentale, causa la mancata eruzione del dente permanente. Quando siamo ancora embrioni, nella nostra bocca si creano già le cavità preposte per far crescere i denti che poi, una volta caduti i denti da latte, usciranno fuori e rimarranno per sempre.

Se però a causa di vari fattori o eventi questo germe non si forma correttamente o viene distrutto, il dente permanente non uscirà.

Le cause e fattori di rischio sono molti e vari. Però possiamo individuare alcuni motivi più ricorrenti che portano a questa patologia. Vediamoli:

  • familiarità della patologia, ovvero in altre persone della propria famiglia è presente la stessa malattia
  • fattori genetici come nella sindrome di Down, o altre alterazioni genomiche che coinvolgono patologie dentali
  • trattamenti medici invasivi e pesanti come la chemioterapia
  • malattie somatiche, ad esempio la scarlattina o la sifilide
  • malnutrizione
  • rachitismo
  • squilibri ormonali
  • mancata formazione del follicolo dentale, o ritardo dell’eruzione dentale permanente durante la crescita
  • distruzione del germe dentale a causa di traumi

traumi o infezioni ai denti

Il trattamento delle agenesie dentali

Come abbiamo visto, al di là del disagio a livello estetico, vi sono anche complicanze a livello della salute e funzionalità. Ricordiamo che una corretta masticazione avviene solo con la presenza di tutti i denti. Se pensiamo alla bocca come ad una macchina, ci renderemo conto che ogni sua parte è necessaria per renderla perfettamente funzionante, efficace ed efficiente.

La mancanza di anche la più piccola parte, per quanto insignificante sembri questa, andrà in ogni caso a discapito del corretto funzionamento del sistema.

È pertanto fondamentale curare questa patologia, poiché ora esistono tante tecniche in grado di far fronte alle agenesie dentali. Esistono tre tipi di intervento possibili, attuati a seconda dell’età del paziente, delle sue esigenze e gravità della patologia. I trattamenti possibili sono:

  • l’applicazione di una protesi tradizionale al posto del dente mancante
  • chiusura dello spazio lasciato vuoto attraverso un intervento ortodontico
  • operazione di implantologia

Con il metodo della protesi tradizionale si procede come nei casi di edentulia. Si va dunque a sostituire il dente che manca, utilizzando delle protesi mobili classiche o adesive (Maryland bridge), anziché quelle fisse.

In casi in cui sono molari e premolari ad essere colpiti da agenesia, anziché inserire delle protesi si può decidere di utilizzare un apparecchio ortodontico. Questo servirà a ottenere nuovamente l’allineamento dei denti.
Dopo un intervento ortodontico, si utilizza solitamente un apparecchio di contenzione, per evitare recidive.

L’intervento di implantologia è sicuramente quello con più vantaggi. Questi interventi consistono nell’inserire degli impianti, ovvero delle viti in titanio, nello spazio dove manca il dente. Con questa tecnica si potranno inserire le protesi artificiali fisse.

Come vengono curate le agenesie dentali nella minore età?

Dato che per un intervento di implantologia c’è bisogno che il paziente sia maggiorenne, durante la minore età il dentista attua una serie di misure per prevenire alcuni disturbi. Come abbiamo detto, la mancanza di un dente toglie il sostegno a quelli vicini, modificandone quindi l’allineamento e rendendo difficile in alcuni casi anche la pratica dell’igiene orale corretta.

Quello che possiamo fare ad esempio, nel caso di mancanza del premolare, è cercare di mantenere il dente da latte per più tempo possibile, così da poterlo sfruttare per eseguire l’installazione dell’impianto una volta compiuta la maggior età.

Per scoprire se si è affetti da agenesie dentali è necessario confrontarsi con un odontoiatra esperto, che dopo accurati esami identificherà la patologia, qualora presente, e indicherà quale sia l’intervento migliore.